Il progetto

Il progetto di ricerca «False testimonianze»

EDF (Epigraphic Database Falsae) è il risultato principale di False testimonianze. Copie, contraffazioni, manipolazioni e abusi del documento epigrafico antico, un Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) di durata triennale finanziato dal MIUR.
Avviato nel febbraio 2017, il progetto è coordinato a livello nazionale da Lorenzo Calvelli (Università Ca' Foscari Venezia), Professore Associato di Storia romana ed Epigrafia latina, e coinvolge studiosi nel campo dell'epigrafia, della storia antica, della paleografia e della numismatica appartenenti a 12 università pubbliche italiane.
Di seguito sono presentate le Unità di Ricerca, con i rispettivi ambiti di indagine:

  • Università Ca' Foscari Venezia (Lorenzo Calvelli: Principal Investigator e Responsabile di Unità, Giovannella Cresci, Antonio Pistellato; Tommaso Gnoli: Università degli Studi di Bologna): falsae dalla Venetia occidentale e Ravenna;
  • Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" (Antonio Enrico Felle: Responsabile di Unità, Marcella Chelotti, Paolo Fioretti, Valeria Ambriola): falsae cristiane da Roma;
  • Università degli Studi di Genova (Giovanni Mennella ed Elena Cimarosti: Responsabili di Unità, Rossella Pera, Viviana Pettirossi; Silvia Giorcelli, Mattia Balbo, Sabrina Pesce: Università degli Studi di Torino): falsae dalla Liguria e dal Piemonte;
  • Università degli Studi di Macerata (Silvia Maria Marengo: Responsabile di Unità, Simona Antolini, Giovanna di Giacomo): falsae dall'Umbria e dal Picenum;
  • Università degli Studi di Milano (Simonetta Segenni: Responsabile di Unità, Pier Giuseppe Michelotto, Michele Bellomo, Silvia Gazzoli, Davide Redaelli): falsae da Milano, Pisa e Amiternum;
  • Università degli Studi di Pisa (Andrea Raggi: Responsabile di Unità, Maria Domitilla Campanile,; Margherita Facella, Cecilia Della Santa, Alister Filippini, Novella Lapini, Alessandro Muscillo; Giovanni Alberto Cecconi: Università degli Studi di Firenze; Eleonora Salomone, Federico Frasson: Università degli Studi di Genova): falsae dall' Etruria e dall' Aemilia;
  • Sapienza Università di Roma (Maria Letizia Caldelli: Responsabile di Unità, Gian Luca Gregori, Silvia Orlandi, Renata Centola, Giorgio Crimi, Raffaella Giuliani, Carlo Slavich): falsae pagane da Roma;
  • Università degli Studi di Trieste (Fulvia Mainardis: Responsabile di Unità, Claudio Zaccaria, Cristina Gomezel; Alfredo Buonopane, Simone Don: Università degli Studi di Verona): falsae dall' Histria, dalla Venetia orientale e da Verona.

Il primo risultato conseguito dall'equipe di ricerca è stato lo sviluppo di un'epistemologia condivisa, che ha portato a una nuova definizione del concetto di 'falsificazione epigrafica'.
Nell'ottica di superare l'atteggiamento discriminatorio che ha tradizionalmente contraddistinto gli studi sul tema, si è deciso di individuare le iscrizioni false (falsae) come l'esito di diverse culture che esprimono contemporaneamente una relazione dinamica tanto con il passato classico, quanto con l'epoca in cui ciascuna di esse è stata prodotta.
I nostri sforzi metodologici sono stati oggetto di discussione in occasione di due convegni internazionali di studi, che si sono svolti a Venezia nell'ottobre 2018, il cui esito editoriale è stato accolto come pubblicazione online sottoposta a double blind peer-review e in formato interamente open-accesse, nella collana di Antichistica presso le Edizioni Ca' Foscari.

EDF in dettaglio

Nell'ambito del progetto False testimonianze, EDF riguarda tutte le tipologie conosciute di falsae. Queste includono: falsi intenzionali, copie di antiche iscrizioni, iscrizioni medievali e rinascimentali che imitano modelli classici, trascrizioni moderne, riproduzioni e repliche di migliaia di iscrizioni false. Tali documenti sono trasmessi da una varietà di materiali: sebbene i falsi intenzionali siano più frequentemente scritti solo su carta, essi possono anche essere incisi su oggetti antichi, o parzialmente antichi, nonché su manufatti più recenti.
EDF comprende attualmente le falsae provenienti dal territorio italiano, ma in prospettiva amplierà la sua estensione geografica, al fine di includere il resto dell'Europa e del Mediterraneo.
Il motore di ricerca di EDF consente agli utenti di eseguire ricerche nei seguenti campi:

  • tipologie testuali (falsi reali, iscrizioni post-classiche e copie di iscrizioni antiche autentiche – distinguibili in copie integrali, copie parziali e copie interpolate);
  • modalità di trasmissione (carta rispetto a materiali durevoli - pietra, bronzo, ecc.);
  • metodi di produzione, distinguendo tra falsi creati ex-novo e copie integrati, parziali o interpolate di iscrizioni antiche;
  • periodo storico in cui è stata creata la contraffazione;
  • identità dei falsari - certi o sospetti - ove possibile;
  • sito di produzione di falsae materiali;
  • spostamenti secondari;
  • posizione corrente ogni volta che gli oggetti sono ancora rintracciabili.

Combinando le ultime tre serie di dati (sito di produzione di falsae materiali, spostamenti secondari, posizione corrente), gli utenti possono ricostruire le posizioni delle officine in cui i falsi sono stati prodotti fisicamente, tracciare le rotte della loro dispersione e seguire i passaggi che li hanno portati nel loro attuale luogo di conservazione. Tale categoria, di informazioni, del tutto assente negli indici dei principali corpora epigrafici a stampa (ad esempio CIL, Supplementa Italica, etc.) e rappresenta dunque un avanzamento delle potenzialità ermeneutiche sul 'ciclo di vita' delle iscrizioni particolarmente significativo.
EDF non mira solo a stimolare la ricerca storica valorizzando fonti spesso trascurate, mediante l'uso di tecnologie avanzate. Al fine di rispettare i principi dell'approccio inclusivo e interculturale alle informazioni promosse dall'Unione Europea, EDF è anche una risorsa online open-access, liberamente accessibile a qualsiasi utente.

Sviluppi futuri

Il team del progetto False testimonianze sta già operando per garantire un'eredità duratura ai risultati del lavoro e affinché i suoi obiettivi di ricerca siano ampliati da progetti futuri. Da un lato, l'estensione geografica di EDF al resto dell'Europa e del Mediterraneo implica la costituzione di partenariati con istituzioni straniere e internazionali. Una seconda opportunità per assicurare una migliore visibilità internazionale del progetto è stata recentemente offerta da un accordo con l'Epigraphik- Datenbank Clauss - Slaby (EDCS). EDCS è la più grande risorsa di ricerca online di tipo open-access per l'epigrafia classica, e fornisce testi e citazioni bibliografiche (lemmi di edizioni) per quasi tutte le iscrizioni latine pubblicate, comprendendo attualmente oltre 500.000 voci. EDCS registra una media di 3.000 richieste al giorno ed è utilizzata da studiosi e studenti di tutto il mondo per accedere a ulteriori risorse e repositories online, accessibili tramite collegamenti ipertestuali forniti a seguito delle ricerche individuali. Grazie al contributo economico del DSU (Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Ca' Foscari Venezia) è stato avviato un progetto di interoperabilità tra EDF ed EDCS, per consentire agli utenti di EDCS di accedere a dati e immagini più completi, che sono già disponibili in EDF.
Infine, il team del progetto False testimonianze intende andare oltre l'attuale struttura del database di EDF, puntando a una vera edizione digitale dei testi epigrafici inclusi in EDF. In tal senso, si intende implementare tutte le trascrizioni diplomatiche ed interpretative, già esistenti in EDF, al fine di importarle in uno strumento per la generazione di output in formati multipli, che comprenderanno HTML, XML (EpiDoc) e RTF.